re/interpretazioni – mostra di inchiostri e acquarelli / concerto per voce e chitarra

Due artiste re/interpretano luoghi, storie, musiche e miti, con chitarra e pennelli.

Chalice Mitchell è americana, ha vissuto otto anni nel Giappone rurale, dove ha approfondito l’arte della pittura tradizionale con acquarelli e inchiostri. E proprio queste sono le tecniche che ha utilizzato durante la residenza al Palazzo del Gatto, traendo spunto dai dintorni di Casaprota, da vecchissime riviste trovate nel Palazzo, e persino dal mito e dalla leggenda, con sorprendenti acquarelli sul “Ratto dei Romani”, rapiti dalle Sabine! La destabilizzazione dei paradigmi di genere e degli stereotipi, è un aspetto importante nel lavoro artistico di Chalice, che, tra l’altro, pratica da sempre sport di combattimento.

Lydia Monzo è una musicista, ricercatrice e cantautrice pop e folk; è australiana, ma di origine campana da parte di padre. Durante la sua permanenza a Casaprota, ha potuto incontrare cantanti tradizionali italiane e etnomusicologhe, con le quali ha avuto un ricco scambio di esperienze e conoscenze. Nel concerto Lydia vuole condividere storie del suo incontro con la cultura italiana attraverso la musica e presenterà vario materiale vocale, musica tradizionale e pop, ispirato al suo soggiorno. Il programma spazierà da canti australiani sulla protesta degli aborigeni, a canzoni che ha composto sulla sua esperienza a Casaprota, passando per la musica popolare napoletana e persino sabina!

Materia, Poesia, Movimento

Quattro artiste provenienti da tre continenti sono attualmente residenti al Palazzo del Gatto: Amie Sharp, poetessa statunitense, Elia Cardoso, artista brasiliana, e la coppia di performer provenienti da Singapore, Gey Pin Ang e Ranice Tay.

Le poesie di Amie traggono spunto dalle leggende e dai miti della Sabina; Elia sta realizzando quadri, sculture e oggetti usando materiali naturali e riciclati trovati sul posto; Gey Pin e Ranice, mentre lavorano ad un’opera teatrale, esplorano con il movimento l’esperienza di un paesaggio rurale sconosciuto e tutte le suggestioni offerte da questi luoghi ricchi di storia.

Sabato 30 giugno Elia esporrà i suoi lavori, Amie leggerà alcune poesie, e Ranice con la collaborazione di Gey Pin, attraverso il movimento dei loro corpi, interpreteranno le opere delle due artiste e mostreranno brevi scene della pièce in elaborazione.

Materia Poesia Movimento.

L’evento avrà luogo sabato 30 giugno alle ore 18:00, presso la Sala Conferenze di Casaprota (RI).

Prospettive nel tempo – Musica, Pastelli, Parole

 

Nel mese di maggio 2018, il Palazzo del Gatto ha ospitato tre artisti: Megan Hattie Stahl, video-maker e musicista, Wil Dwarswaard, poetessa, e Rudolf Janssen, pittore.

Megan è una giovane statunitense, che da New York è venuta a Casaprota per far cantare i suoi abitanti, sulle note della loro infanzia. Il risultato è il video “Cantaprota”, nel quale bambini, adulti e anziani cantano o suonano le canzoni della fanciullezza, in alcuni casi vicina, in altri casi molto lontana.

Wil e Rudolf vivono in Olanda, e speravano qui in Italia di poter lavorare all’aperto, immersi nei paesaggi sabini ricchi di storia e di luminosi colori di primavera … Purtroppo, ha piovuto quasi sempre, e i colori non erano poi così luminosi; ma la presenza del Tempo ha fortemente influenzato i loro lavori. Nei pastelli di Rudolf, esso si insinua tra le vecchie rovine, lungo le strade spaccate, sulle porte chiuse di case abbandonate, nell’arte, tra la quale la gente sembra vivere indifferente…
Anche la poesia di Wil è legata a questo tema: i suoi versi, generalmente originati da sensazioni, in questa sua esperienza sabina nascono dall’osservazione del nostro territorio, in cui presente e passato si incontrano e convivono con armonia.

I lavori dei tre artisti sono stati presentati al pubblico sabato 26 maggio, presso la Sala Conferenze del Comune di Casaprota (RI).

 

21 ottobre 2017: “Tre”, mostra di Frauke Sohn, Irene Fastner e Sabine Berr

Con il mese di ottobre, SabinARTi chiude la stagione delle residenze di artisti al Palazzo del Gatto. Attualmente, tre sono le pittrici residenti, tutte e tre tedesche: Frauke Sohn, Irene Fastner e Sabine Berr. E tre sono anche gli anni in cui SabinARTi ha ospitato artiste e artisti provenienti da tante parti del mondo, affinché potessero interagire, attraverso la loro arte, con il territorio della Sabina e con i suoi abitanti. Il titolo dell’ultima esposizione non poteva quindi che essere “Tre”, ripetuto nelle numerose lingue che in questi anni hanno animato il Palazzo del Gatto.

Sabato 21 ottobre, a partire dalle 17:00, al Palazzo del Gatto.